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Dosi di radiazione in stomatologia

La nostra professione è dedicata alla prestazione della miglior cura a ogni singolo paziente ed applicando la tecnologia avanzata e metodi di cura scientificamente approvati rende possibile di migliorare la salute orale. La radiografia può aiutare lo stomatologo a diagnosticare tante malattie orali. Lo stomatologo deve valutare il beneficio della radiografia all'opposto al rischio dalla radiazione eccessiva e dall'effetto cumulativo della radiazione durante il tempo. Lo stomatologo, a conoscenza della storia di malattia del paziente, deve valutare che tipo di radiografia conviene di più per curare lo stato del paziente. Perché i nostri pazienti non abbiano dilemmi sul tipo e frequenza di radiazione della pratica dentale, vi conferiamo tutte le informazioni necessarie dalla pagina ufficiale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica  (IAEA) nonché le linee-guide per le radiografie dall'Associazione Americana degli Stomatologi.

Che cosa si sottintende come ''dose di radiazione''?

 La dose di radiazione è la quantità di energia assorbita durante l'esposizione ai raggi X. La nominata dose è importante perché l'energia accumulata potrebbe causare danni biologici nella persona che è stata esposta alla radiazione. Esistono due modi di determinare la dose di radiazione in stomatologia: estimata dose sulla superficie cutanea del paziente (kerma in aria) e dose effettiva. La dose sulla superficie della cute è più facile da calcolare mentre il calcolo della dose effettiva è più complicato da fare ma il valore ottenuto può essere collegato al rischio di radiazione.

Che unità di misura si usano per misurare le dosi di radiazione X?

 L'unità di kerma in aria è Gray (Gy) ma in stomatologia le dosi di radiazioni che si usano di solito sono una piccola frazione di un Gray (milliGray -mGy, oppure microGray μGy). L'unità di dosi effettiva è Sievert (Sv). Nella radiologia dentale si usa solo frazione di un sievert (milliSievert mSv oppure microSievert μSv).

Secondo il tipo di radiografia dentale, le seguenti dosi sono consuete:

  • 1-8 mGy delle radiografie interorali
  • circa 100 mGy delle radiografie panoramiche (ortopantomografia)
  • 0,25-7 mGy per controlli cefalometrici

Le dosi effettive sono:

  • 1-8 μSv delle radiografie interorali
  • 4-30 μSv delle radiografie panoramiche
  • 2-3 μSv dei controlli cefalometrici
  • 34-652 μSv in occasione di radiografie delle più piccole zone dento-alveolari con la tomografia computerizzata (CBCT) e 30-1079 μSv in occasione di radiografie delle grandi aree cranio-facciali

Le dosi di radiazione in occasione di radiografia interorale e cefalometrica sono di solito più basse dalla radiazione naturale di ogni giorno. Nelle radiografie panoramiche i valori variano ma anche le dosi più grandi sono equivalenti alla radiografia di torace  o alle dosi di alcuni giorni di radiazione naturale. La CBCT ha una vasta gamma di valori e può essere maggiore di decine o centinaia μSv delle dosi effettive rispetto alle tecniche convenzionali radiografiche. Rispetto all'esposto, l'Associazione Dentale Americana  ha accettato una dichiarazione sull'uso della CBCT:

 ''Così come nelle altre procedure radiografiche, la CBCT dovrebbe essere usata dopo l'anamnesi dettagliatamente fatta, visita clinica e dati sulle radiografie precedenti.  Lo stomatologo deve mandare il paziente a fare la CBCT quando ritiene che questo tipo di radiografia contribuisca alla salute del paziente, alla prevedibilità del risultato finale della terapia ed alla sicurezza generale del paziente durante il trattamento''.

Radiografia nelle donne gravide

Le informazioni sulla gravidanza la paziente le consegna allo stomatologo. Ogni donna in età riproduttiva dovrebbe essere sospettata di gravidanza finché non venga provato il contrario. Qualora la paziente sia gravida, bisogna raccogliere tutte le informazioni necessarie con l'anamnesi dettagliata e con il controllo clinico. Qualora sia necessaria la radiografia, la donna gravida deve essere informata del rischio potenziale di radiazione sul feto.

Qualora la radiografia sia fatta, quali sono i rischi per il feto?

La radiazione di alcuni μSv è eccezionalmente piccola, cosicché anche il rischio per il feto è piccolo. Il rischio di cancro nel bambino non ancora nato in occasione di radiazione di una dosi di 10 μSv è qualche mila volte più piccolo dal rischio di cancro qualora esista un'anamnesi familiare positiva. Il rischio di anomalie genetiche causato dalla radiazione è molto più piccolo dalla predisposizione di anomalie. Perciò, le dosi di radiazione nella prassi dentale di ogni giorno non dovrebbero farci pensare di interrompere la gravidanza e le pazienti con questo dilemma devono essere adeguatamente consigliate.

Bisogna esaminare il cambio di dentizione dei bambini applicando la radiografia panoramica?

No, questa procedura non è fondata come di routine. La radiografia deve essere applicata quando nella visita clinica sorge il sospetto di anomalia o in occasione di pianificazione della terapia ortodontica.

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